Perché formarsi come educatore cinofilo con l’approccio Cognitivo Zooantropologico
“Non c’è fedeltà che non tradisca almeno una volta, tranne quella di un cane”- Konrad Lorenz
Chi è l’educatore cinofilo
Possiamo identificare l’educatore cinofilo con il professionista che si occupa, per l’appunto, dell’educazione del cane.
Educare significa guidare, condurre a un conveniente livello di maturità sul piano intellettuale, sociale, psicofisico e morale.
I motivi principali per cui le persone si rivolgono a un educatore cinofilo possono essere
- L’ingresso di un cucciolo in famiglia
- Difficoltà di gestione del proprio cane
- Consulenza per l’adozione di un cane
Il compito dell’educatore cinofilo sarà quindi quello di fornire al cane, ma soprattutto al suo compagno umano, tutte le informazioni e gli strumenti perché essi possano condividere al meglio la loro vita.
L’educatore cinofilo non è ancora una figura professionale ufficialmente riconosciuta in Italia, e proprio per questo c’è un ampia variabilità di enti privati o pubblici, ognuna con una differenza di approccio e metodi. Gli enti privati maggiormente conosciuti sono la FICSS, il CSEN, la Scuola Crea, Think Dog e la SIUA , troviamo anche corsi riconosciuti dalle Regioni come quello organizzato da Killia.
Ogni corso ha un approccio specifico; ma noi consigliamo sempre l’approccio cognitivo- zooantropologico. Perché?
L’approccio cognitivo-zooantropologico (CZ)
Andiamo prima di tutto a capire cosa comporta questo tipo di approccio. Esso è il risultato di due concetti;
- L’approccio cognitivo comporta che il comportamento del cane sia visto come il risultato di un ragionamento. Il suo apprendimento va oltre alla semplice associazione di stimolo e risposta; egli è, infatti, in grado di immagazzinare informazioni, elaborarle e in base ad esse mettere in atto un comportamento adeguato. Il cane è un soggetto che si interfaccia con il mondo in modo attivo e partecipe, attraverso emozioni, pensieri, ragionamenti…
- L’approccio zooantropologico si basa sul riconoscere l’alterità animale, riconoscere cioè ogni animale come individuo, con le proprie capacità e caratteristiche. Il cane diventa quindi un partner paritario all’interno della relazione con l’uomo.
Se vuoi approfondire e capire meglio l’approccio su cui si basa il nostro lavoro e corso di formazione ti consigliamo un articolo dei nostri amici Kodami: “Educazione del cane: cos’è l’approccio cognitivo?”
A questo punto risulta evidente quali sono i punti di forza dell’approccio CZ.