Conosciamo il Disturbo oppositivo provocatorio (DOP)e scopriamo quali possono essere gli obiettivi di un intervento di pet therapy mirato e i suoi vantaggi
Il disturbo oppositivo provocatorio (DOP) è un disturbo del comportamento che si manifesta in bambini di età scolare o prescolare ed è caratterizzato da umore collerico e irritabile e da comportamenti vendicativi e oppositivi, che si verificano in modo frequente per un periodo di almeno sei mesi.
Pet Therapy e Disturbo Oppositivo Provocatorio
I criteri diagnostici specificano inoltre che la sintomatologia deve manifestarsi tutti i giorni per almeno sei mesi per bambini al di sotto dei 5 anni e almeno una vota a settimana nei casi di esordio oltre i 5 anni (APA, 2014).
Il disturbo oppositivo provocatorio frequentemente si presenta in comorbidità con altre psicopatologie dell’età evolutiva. E’ stato evidenziato, in particolare come si manifesti spesso in associazione al disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Loeber & Keenan, 1994).
Rispetto alla prognosi, se sviluppato durante l’infanzia il disturbo oppositivo provocatorio frequentemente esita in un disturbo della condotta, soprattutto se i sintomi predominanti sono quelli relativi alla provocatorietà e la vendicatività . Tuttavia non tutti i bambini con diagnosi di disturbo oppositivo provocatorio sviluppano successivamente un disturbo della condotta (APA,2014).
L’origine di questo disturbo è determinata dall’interazione di fattori individuali e fattori ambientali.
Perché possa essere fatta una diagnosi di DOP è necessario che per almeno 6 mesi il bambino manifesti un comportamento negativo, ostile e provocatorio in cui sia emersa la presenza di almeno 4 di questi criteri:
Questo tipo di comportamento compromette in maniera significativa l’adattamento sociale e scolastico del bambino.
La letteratura dimostra come l’utilizzo di interventi multi modali abbia maggiore efficacia nel trattamento dei comportamenti aggressivi.
Con la pet therapy è possibile supportare e, eventualmente, integrare gli obiettivi prefissati dalla terapia classica. Tra questi obiettivi troviamo
L’animale permette il crearsi di un ambiente sicuro e stimolante. La sua capacità di interagire con l’utente, in modo empatico e disinteressato, permette il crearsi di una relazione .
Questa relazione, sicuramente diversa da tutte quelle che il bambino ha esperito con le persone, permetterà di lavorare in maniera trasversale su molti degli obiettivi sopra citati.
Quando progettiamo un IAA è importante prendere in considerazione che ogni tipo di utenza e persona presenta delle criticità ; perché la progettazione dell’intervento e delle attività proposte sia efficace, è quindi fondamentale prevedere quali problemi potrebbero presentarsi e avere la flessibilità di adattare, eventualmente, il nostro intervento alla situazione che ci troviamo davanti.
Nello specifico, le criticità che possono presentarsi nel lavorare con un utente con DOP possono essere;
Valentina Sannino
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